Safeguarding: Un investimento strategico
La recente riforma dello sport (art. 16, D.Lgs. n. 39/2021) ha introdotto importanti novità in tema di safeguarding, un termine che abbraccia l’insieme delle azioni e strumenti, volti a garantire la tutela ed il benessere sia dei minorenni, nonché di tutti quei soggetti che in generale vantano lo status di tesserati presso una Società sportiva professionistica o dilettantistica.
La riforma obbliga le Associazioni e le Società Sportive professionistiche e dilettantistiche ad adottare e costantemente aggiornare Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo (di seguito anche “MOGC Safeguarding”) e Codici di condotta conformi alle Linee Guida emanate dall’Ente di affiliazione (per la quasi totalità dei casi entro il 31/12/2024 scorso); pena l’applicazione di sanzioni da parte delle Federazioni di appartenenza. Attenzione però: I documenti menzionati non sono sufficienti per assicurare la compliance con la normativa in quanto alla base deve essere stata svolta una apposita valutazione dei rischi e le policies & procedures che la Società sportiva ritiene di implementare sulla base del proprio “risk appetite”.
Le Federazioni hanno messo a disposizione dei riferimenti e dei template ai quali i Club possono ispirarsi, ad esempio:
Politiche di Safeguarding della F.I.G.C. (Federazione Italiana Giuoco Calcio)
Politiche di Safeguarding della FIVAP (Federazione Italiana Pallavolo)
Politiche di Safeguarding della FIP (Federazione Italiana Pallacanestro)
Attraverso una breve intervista, il Dott. Giuseppe Mogliani, esperto di Safeguarding, darà dei consigli per vedere la compliance alla safeguarding un vero e proprio investimento da parte delle Società sportive.
Dott. Mogliani, quali sono le principali motivazioni per cui un Club deve trattare seriamente il tema della Safeguarding?
Essere compliant alle politiche di safeguarding non deve essere visto, per nessun modo, come un mero obbligo di legge; è vero che nasce per ragioni notorie da un impegno del legislatore ma rappresenta una vera e propria opportunità per valorizzare il proprio impegno nell’assicurare la tutela ed il benessere dei propri tesserati. Garantire un ambiente sicuro, divertente e “sano” significa pensare al futuro, in primis della propria della Società in secundis dei propri tesserati.
É spaventoso pensare che così tanto sia fuori dal nostro controllo
Dal film Match Point di Woody Allen
Le Società sportive come possono differenziarsi nell’approccio all’argomento?
Le Società sportive devono differenziarsi nell’approccio all’argomento. In primis mi preme esprimere il mio pensiero su come i Club possono differenziarsi in negativo: non dando “un’anima” agli strumenti e alle risorse che sono chiamate ad implementare e ad aggiornare. Non stiamo parlando di materiale cartaceo ma di “materiale” umano. Le Federazioni hanno fatto tantissimo per fornire degli input, dei template che le Società sportive possono valorizzare come meglio ritengono. Come diceva Mozart, “Le note sono tutte lì, basta prenderle”. Sull’opportunità di differenziarsi in positivo, cerco di spiegare il mio pensiero con un esempio: La valutazione dei rischi in ambito Safeguarding deve essere alla base dell’intero progetto, bisogna rimboccarsi le maniche, incontrare ed ascoltare le persone coinvolte sulla tematica, definire delle soglie di impatto e probabilità per determinare i c.d. “rischi residui”, capire dove possono nascondersi i pericoli, avere la disponibilità di incontrare periodicamente l’Alta Direzione. Faccio un altro esempio: Le Società sportive, partendo dai presidi di controllo attuati, dovrebbero stimolare riunioni interne con chi gestisce la comunicazione, il marketing, la sostenibilità e proporre idee e soluzioni all’Alta Direzione. Dando struttura e pragmaticità all’argomento, come possono non nascere idee invincibili?
La Safeguarding è un argomento serio, che contribuisce al vantaggio competitivo delle Società Sportive, a prescindere dalla dimensione e categoria.
Ci sono dei legami fra la Safeguarding e la Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro?
Certamente. Le connessioni sono evidenti. La valutazione dei rischi in ambito Safeguarding dovrebbe essere coordinata con quanto previsto dalla valutazione dei rischi ex art. 28 del TUS nonché con le valutazioni dei rischi specifiche (es: valutazione stress-lavoro correlato, valutazione dei rischi legati ai viaggi e alle trasferte, valutazione dei rischi collegati alle attrezzature, ecc).
Ritengo quindi necessario un allineamento periodico con il Datore di lavoro, il RSPP e le figure che contribuiscono alla redazione del DVR e delle valutazioni specifiche.
La Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro non è l’unico argomento che va coordinato con altre aree/tematiche; su tutte: privacy, Cyber security, Cyber bullismo, gestione degli aspetti psicologici…
Il MOGC Safeguarding può essere integrato al Sistema di Gestione sulla Parità di Genere? (in linea con la PdR 125:2022)
Certamente, le Società sportive che lo faranno saranno all’avanguardia, one step ahead.
La Safeguarding è un tema connesso alla Sostenibilità (ESG)? Ci sono delle opportunità che le Società sportive possono cogliere?
Certamente, i due temi si alimentano a vicenda. Considerando che la grande maggioranza delle Società sportive appartenenti alle varie Federazioni non è sottoposta agli obblighi di rendicontazione sulla sostenibilità secondo gli standard CSRD, le stesse possono redigere report di sostenibilità volontari aderendo allo standard VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standard for SMEs), ideato per la rendicontazione delle informazioni di sostenibilità da parte di micro, piccole e medie imprese (PMI) non quotate. Questa è una grande opportunità sia per valorizzare gli investimenti effettuati ma anche per attrarre nuovi partner strategici e commerciali.
Devi aspettarti grandi cose da te stesso prima di poterle fare
(Michael Jordan)
Investire sulla Safeguarding ha anche dei benefici in tema di prevenzione alla commissione di reati ex D.Lgs. n. 231/2001?
Certamente, rafforzare il Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi insistenti sui processi che riguardano in particolare i minorenni, porta la Società sportiva a rafforzare la barriera protettiva alla commissione dei reati presupposto 231, in particolare penso ai Delitti contro la personalità dell’individuo (artt. 25-quater.1), ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime, commessi con violazione delle norme sulla tutela dell’igiene e della salute sul lavoro (art. 25-septies), razzismo e xenofobia (art. 25-terdecies). Resta inteso che la Società per beneficiare dell’esimente dalla responsabilità amministrativa o di eventuali misure attenuanti è necessario che adotti e attui efficacemente un Modello di Organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001.
Ultima domanda prima di lasciarci: Su quali aspetti, d’ora in avanti, le Società sportive devono porre attenzione per evitare l’applicazione di sanzioni da parte delle Federazioni di appartenenza?
Essendo molto chiare, rimando alle Linee guida rilasciate dalle Federazioni di riferimento. Riepilogo genericamente gli aspetti principali che devono essere calendarizzati e gestiti:
aggiornare costantemente la valutazione dei rischi in ambito Safeguarding (a fronte di variazioni organizzative, aggiornamenti legislativi, modifiche del contesto) e portarla all’approvazione da parte dell’Organo di vertice. Fare lo stesso con le policies & procedures che sono state implementate;
se esistenti, garantire il coordinamento del MOGC Safeguarding con il Modello di Organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001 ed il Modello di Prevenzione ex art. 7, comma 5, Statuto Federale F.I.G.C. (Modello di gestione previsto dal settore calcio);
pubblicare nei siti internet e nelle sedi delle Società sportive i MOGC Safeguarding ed il nominativo del Responsabile alle politiche di safeguarding;
dare adeguata informativa delle variazioni alle commissioni Safeguarding nominate dalle Federazioni di appartenenza;
assicurare che vengano erogate periodiche sessioni di formazione generale e specialistica nei confronti dei destinatari del MOGC Safeguarding (Tesserati, famiglie, personale che ha contatti diretti e continuativi con i minorenni, ecc);
implementare Sistemi di gestione delle segnalazioni che garantiscano la tutela della riservatezza del segnalante (es: GlobaLeaks - Free and Open-Source Whistleblowing Software).
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